In Ecstasy
Dervishes performing at the old Sirkeci train station Istanbul, once the last stop of the Orient express.
During this dance the Dervishes rotate on themselves like tops and draw large circles in space thanks to their wide tunics that open like skirts due to the centrifugal force of the rotation, they are the link between earth and divine sky. This happened at night but during the day, I was in a Turkish bazaar in the street, holding my old Olympus pen camera “the reason to justify my curiosity” half size meaning 72 frames in a 35mm roll. I was frantically searching for mystery and the surreal elements, confronting people very up close, obsessively. Finding out later while printing the mystery was there, just like Antonioni’s Blow up.
Dervisci che si esibiscono nella vecchia stazione ferroviaria di Sirkeci Istanbul, un tempo l’ultima fermata dell’Orient Express.
Durante questa danza i Dervisci ruotano su se stessi come trottole e disegnano grandi cerchi nello spazio grazie alle loro ampie tuniche che si aprono come gonne a causa della forza centrifuga della rotazione, sono l’anello di congiunzione tra terra e cielo divino. Durante il giorno ero in un bazar turco, solo con una vecchia penna Olympus dimezzata, il che significa 72 fotogrammi in un rotolo da 35 mm. Alla ricerca del mistero e degli elementi surreali che si confrontano ossessivamente con le persone da vicino. Scoprirlo dopo durante la stampa del mistero, come in Blow up di Antonioni.
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